The Pursuit of Musick
l VENICE
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City of pleasure
Marino Sanudo, 1514: diary entry (16 Oct. 1514); I Diarii di Marino Sanuto, 58 vols (Venice, 1879–1903), xix, col.138
‘In questa matina, fo sepulta a Santa Catarina Lucia Trivixan, qual cantava per excellentia. Era dona di tempo tuta cortesana, e molto nominata apresso musici, dove a caxa sua se reduceva tutte le virtù. Et morite eri di note, et ozi 8 zorni si farà per li musici una solenne messa a Santa Catarina, funebre, e altri officii per l’anima sua.’
Thomas Coryat, 1608: 267; Coryat’s Crudities (Glasgow, 1905), 405
John Evelyn, 1646: diary entry (Feb. 1646), The Diary of John Evelyn, ed. S. de. Beer (1955) ii, 474–5
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Pallade Veneta, 1687: Sept. 1687, 56; E. Selfridge-Field, 188
‘si replicò il tanto gradito oratorio di Santa Maria Egizziaca nella Chiesa dell’Ospedale della Pietà da quelle virtuosissime fanciulle con tanto grido d’applauso che maggiore non potevano desiderarlo per la propria gloria. Il concorso fu così numeroso che, non potendo la chiesa capirne tanti, stavano all’intorno piene le strade e i balconi e fenestre circonvicine colme di populo desideroso di consolarsi, se non con altro, con qualche eco almeno di quelle voci di Paradiso.’
Baron von Pöllnitz, 1730: The Memoirs of Charles-Lewis, Baron de Pollnitz, anon. trans. (London, 1737), i, 414
Street Scenes
Marino Sanudo, 1500: diary entry (13 June 1500); I Diarii di Marino Sanuto, 58 vols (Venice, 1879–1903), iii, col.392
‘In questo mexe, vene in questa terra uno disposto zovene, el qual andava in zipon cantando per la terra, con un baston in man e a tempo, la infrascritta canzon:
Torela mo, vilam,
La puta dil guarnel,
Tu la fara’ stentar
Con la zapa, col restel ...
e va drio, bella di udir.’
Thomas Coryat, 1608: Coryat’s Crudites (Glasgow, 1905), 273, 274–5
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Carlo Goldoni: Mémoires (Paris, 1787), Pt 1, ch.xxxv; Tutte le opere di Carlo Goldoni, ed. G. Ortolani (1945–56), i, 161
‘On chante dans les places, dans les rues, et sur les canaux. Les marchandes chantent en débitant leurs marchandises, les ouvriers chantent en quittant leurs travaux, les gondoliers chantent en attendant leurs maîtres. Le fond du caractere de la nation est la gaîté, et le fond du langage Vénitien est la plaisanterie.’
Pierre-Jean Grosley, 1764: Nouveaux mémoires, ou Observations sur l’Italie et sur les Italiens (1764) ii, 10
‘Nous avions aussi quelquefois le plaisir d’entendre dans la place S. Marc, un homme de la lie du peuple, un Cordonnier, un forgeron, avec les habits de son métier, commencer une aria: d’autres gens de sa sorte se joignant à lui, chantent cette aria à plusieurs parties, avec une justesse, une précision & un goût qu’à peine rencontre-t-on parmi le plus beau monde de nos pays Septentrionaux.’
Burney, 1770: Dr Burney’s Musical Tours in Europe, ed. P. A. Scholes (1959), i, 110
Processions
scuole grandi: J. E. Glixon, Honoring God and the City: Music at the Venetian Confraternities, 1260–1807 (2003) i) 13th c: 304 n47 ii) 1521: 296–7 n27
i) ‘che zascadun frar de questa fraternitade sia tegnudho de andar a sepelir li frari nostri, ke de questo segolo paserà, e vadha cum paxe et paciencia in procession, cum disciplina e verberation, cantando questo verso: “Madona senta maria, receve sto pecatore, fa vui prego a Iesou Christo ke li debia perdonare.”’
ii) ‘Item se veste anzoli de nostre vestimente numero xxiiii, i quali portano in mano diversi arzenti ... Item li nostri fradelli portano in mano arzenti de diversi sorte ... et poi li cantadori de canto vanno avanti dela Bancha cantando. Li sonadori vanno dananti al Christo.’
Marino Sanudo, 1511: diary entry (10 Oct. 1511); I Diarii di Marino Sanuto, 58 vols (Venice, 1879–1903), xiii, col.141–2
‘hessendo ussito di chiexia il Principe, sonando campanò de more a San Marco ... prima sonato assa’ trombe e trombe di bataja, poi cessate, {per Baptista comandador ministral di Zudegà di proprio} fo publichata la liga ... Et compita con gran cridori: Viva missier San Marco, et soni di trombe e pifari e trazer di artellarie da li navilii erano in porto, et continuando il sonar a San Marco, veneno a torno seguendo la processione zoè: ... poi assa’ trombe di bataia e tromboni; poi li secretarii ducali tutti ... ma avanti erano li cantori di San Marco vestiti di rosso con cote in dosso, quali andavano cantando; poi le trombe dil Doxe et li pifari vestiti di scarlato; poi li calonegi con piviali bellissimi numero’.
Doge’s procession, 1581: Francesco Sansovino, Venetia, città nobilissima et singolare (Venice, 1581), 193–4
‘Et allora vanno per ordine, & nel principio, gli otto Stendardi che si hebbero dal Pontefice. Seguitano poi le trombe d’argento, sostenute dinanzi dalle spalle di alcuni fanciulli. Et a due a due i Comandatori ... Et questi vestiti sempre di Turchino ... Dietro a costoro vengono i pifferi co i tromboni, vestiti di rosso, sonando tuttauia harmonicamente. A questi seguono gli Scudieri del Doge a due a due, vestiti di velluto nero.’
Japanese embassy, 1585: Francesco Sansovino, Venetia Città nobilissima … (rev. edn, con Aggiunta … da D. Giustiniano Martinioni, Venice, 1663/R1968), 457, 463–4
(‘la piu solenne processione, che si facesse giamai nella Città’) ‘Venivano dopo 16. Angeli a piedi, et Moisè in un palco, che dava la legge al popolo. ... Seguiva David vestito regalmente, con arpa in mano, con la quale soavissimamente suonava. ... ‘Dopo questo; Pastori sopra un palco, che nella loro capanna per allegrezza suonavano, & un Angelo gli soprastava cantando, Gloria in excelsis Deo etc.’ • ‘& si sentiva (senza veder però) strepito grandissimo di trombe, & tamburi, che pose ne’ circonstanti grandissimo terrore. Seguiva un Regale suonato perfettamente da un fanciullo’.
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Canal scenes
Visit by Henri III, 1574: Visit by Henri III of France, 1574 (MS); D. Arnold, Giovanni Gabrieli and the Music of the Venetian High Renaissance (1979), 8
‘una sera comparve sopra barche grosse, un mausoleo edificato con piramidi, et altri adornamati pieno di Musici, e torci accesti con tutte sorte du più esquiti Instrumenti che si trovassero, che fecero tal armonia e tal concerti maravigliosi, che infinitamente piaquero.’
John Evelyn, 1645: diary entry (June 1645), The Diary of John Evelyn, ed. S. de Beer (1955) ii, 433
Charles de Brosses, 1739: Le président de Brosses en Italie: lettres familières écrites d’Italie (Paris, 1861) i, 214
‘Il n’y a presque point de soirée qu’il n’y ait académie quelque part; le peuple court sur le canal l’endendre avec autant d’ardeur que si c’était pour la première fois.’
Burney, 1770: Dr Burney’s Musical Tours in Europe, ed. P. A. Scholes (1959) i) i, 121 ii) i, 118
Lady Anne Miller, 1771: to a friend in France (14 July 1771); Letters from Italy (London, 1776), iii, 276
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Serenading
Limojon de Saint-Didier, 1680: La Ville et la Republique de Venise (Paris, 1680); anon. trans. as The City and Republick of Venice ... Originally Written in French by Monsieur De S. Desdier (London, 1699), Pt 1, 71–2
Cristoforo Ivanovich, 1681: Minerva al tavolino ... [&] Le memorie teatrali di Venezia (Venice, 1681/R1993), 375
‘Spesso girano il Canale barcheggi armoniosi di bellissime Serenate, che allettano con l’isquisitezza delle voci vn seguito d’infinite Gondole.’
Pallade Veneta, 1711: (18–25 July 1711); E. Selfridge-Field, Pallade Veneta: writings on music in Venetian society 1650–1750 (1985), 274–5
‘Rissuonano ogni notte per questi canali le musiche melodie in varie allegre serenate, alle quali, oltre quelli che assistono dalle finestre, va dietro folta schiera di barche per godere l’effetti gioiosi che ne caggionano.’
Burney, 1770: Dr Burney’s Musical Tours in Europe, ed. P. A. Scholes (1959), i, 118
Carnival
Marino Sanudo: diary entries; I Diarii di Marino Sanuto, 58 vols (Venice, 1879–1902) i) 1524 (4 Feb. 1524) xxxv, col.392–3 ii) 1526 (7 Feb. 1526) xl, col.789
i)‘Da poi disnar fo bella zornata, fu fata la caza iusta il solito in piaza di san Marco, e questo di più, uno fuogo artificiado su corde di campaniel a la chiexa, che in un tempo schiopò etc. ... ¶Et tra le altre la compagnia di Ortolani per numero 22 ... prima buffoni Zuan Polo e altri, itemRuzante padoan, altri vestiti a la vilanesca, che saltavano e ballavano benissimo; et sei vestiti da vilani putati che cantavano villote, et cadaun havea cosse rustical varie in man, come zape, badili etc., pale, vange, rastelli, etc. Item trombe, pifari, pive et trombe squarzade. Et questi deteno una volta per piaza, poi la sera con li torzi impizadi andono per la terra, e a hore una di notte veneno in palazo dil Doxe in corte a mostrar le soe virtù.’
ii) ‘In questa sera, a hore 3 di notte, vene in corte di palazo una bellissima momaria, tutta di zentilhomeni zoveni ... vestiti da mori ben in ordine con torzi 24 di lire ... l’uno e trombe e pifari, corneti e cantadori con Zuan Polo vestito da miedego di scarlato. ... in corte di palazo era di le persone 3000; et cussi è stata et anderà questa notte per tutta la terra.’
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Cristoforo Ivanovich, 1681: Minerva al tavolino ... [&] Le memorie teatrali di Venezia (Venice 1681/R1993) i) 392 ii) 377–8
i) ‘in supremo grado di curiosità è ridotto in questi tempi, che vniscono Maschere, Festini, Ridotti, Comedie, e Drami in Musica, consumandosi le notti intiere in estasi di gustosi trattenimenti.’
ii) ‘Primi sono i Teatri di Musica à dar principio convna pompa, e splendore incredibile, punto non inferiore à quanto si pratica in diuersi luoghi dalla magnificenza de’Principi con questo solo diuario, che doue questi lo fanno godere con generosità, in Venezia è fatto negozio, e non può correre con quel decoro, che corre nell’ occasioni, in cui da’medemi Principi si celebrano spesso le Nascite, e gli sposalizij à maggior ostentamento della propria Grandezza. Continua la Recita de’Drami sino all’vltimo giorno del Carnouale, come anco delle Comedie; così che ogni sera v’è trattenimento di più ore, in più Teatri con varietà di Opere, che per allettar maggiormente, sogliono comparire due per Teatro.’