The Pursuit of Musick

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 Deuteronomy: xxiii, 1

Della Valle, 1640: Della musica dell’età nostra (MS); A. Solerti Le origini del melodramma (Turin 1903/R1969), 16; Della musica dell’età nostra, in G. B. Doni, Lyra Barberina amphichordos: accedunt eiusdem opera, ed. A. F. Gori & G. B. Passeri (Florence, 1763), ii, 256

‘Noi oggi ne abbiamo piene tutte le corti, tutte le cappelle’.

Voltaire, 1759: Candide ou l’optimiste(Paris, 1759), ch.12

‘Je suis né à Naples ... on y chaponne deux ou trois mille enfants tous les ans; les uns en meurent, les autres acquierent une voix plus belle que celles de femme, les autres vont gouverner les Etats.’

I.F.X.Kürzinger, 1763: Ignaz Franz Xaver Kürzinger,Getreue Unterricht zum Singen mit Manieren, und die Violin zu spielen (Augsburg, 1763), 75

Castrato, ein verschnittener Singer, der ein besonderes Geheimiß besitzet eine schöne Anzahl des ausländischen Geldes unvermerckt nach Italien zu leiten.’

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Chaucer, c1390: Geoffrey Chaucer, Prologue, l.688–91

Spain, 1565: R. Sherr, ‘Guglielmo Gonzaga and the Castrati’, Renaissance Quarterly 33/1 (1980), 52–3

‘nella capella del Re non è piu che uno di questi tali, che si possi dire esser buono, et quello, che fù hora il Mastro di capella di S. M.ta per esser morto quello ch’era mi offerto, mi giura la sua fede, ch’è poco che disse al medesimo Re, che in tutta Spagna non se ne trovavano de eccellenti più che sei et che ciascuni di loro stava molto ben’accommodato non havendo niente meno d’un cinquecento scudi di entrate{, Io non lasciarò di farne altre diligenze, intanto che V. Ecc. mi commanderà ancho piu particolarmente quello, che sarà servita intorna à ciò non lasciando io di dirle quello che mi soviene cosi hora; et è, che} quando V. Ecc.a resti per servita d’havere, ch’io crederei, che fosse men male veder di havergli figliuoli, et che havessero solumente habilità di farsi credendo io che la si farebbero meglio che quà.’

Juan Huarte, 1575: Examen de Ingenios: or, the Tryal of Wits ... made English from the most Correct Edition by Mr. [Edward] Bellamy (London, 1698), 418

Italy, later 16th c: G. Gerbino, ‘The Quest for the Soprano Voice: Castrati in Renaissance Italy’, Studi musicali 33/2 (2004), 308, 316

‘e perché i fanciulli che sono propriamente atti e proporzionati per cantare il soprano si rendono soggetti alla mutazione della voce sopracuta per l’ordinario avanti che siano atti e periti abbastanza nel canto figurato, si cominciarono però a trovare nella Spagna quantità di eunuchi e castrati, i quali eviratisi a tale effetto e con la voce finta conservandosi a cantare molto tempo, prestavano supplire a cantare il soprano {per le corde della natura sopracuta}: onde i pontefici servendosi di questo commodo fecero sempre venire dalla Spagna gli eunuchi e castrati per servizio della Cappella Pontificia ...’ • ‘Ma quando s’avvidero gl’italiani che quel posto da castrati soprani non era piazza propria de’ spagnuoli, come essi si vantavano, e per la qual pretenzione il pontefice s’era sdegnato con loro, subito cominciarono i fanciulli in Italia in tanta copia a castrarsi o forzati dall’infermità oppure indotti da’ propri parenti per l’avidità di quel posto ... senza riguardo o stima della proibizione fatta dal sacro concilio niceno in can. IV “Ne quis [se] castret” etc. o altro rispetto morale’.

North Italy, late 16th c: J. Rosselli,‘The Castrati as a Professional Group and a Social Phenomenon, 1550–1850’, Acta musicologica 60/2 (1988) 146 n14

‘più volunt[ieri] servira Sua Sanctità che tute le potentie del mondo et per cantare uno soprano ne faria honore del fato de la capella la segnoria vostra sa ben che io non ò voce troppo possenta né forta mo io lò alta et bassa assai tanto, et quanto uno puto de quindese anni non andarà più alto da mi né in falceto né in voce piena ... et maistro io sun al presente disposto melio che mai perché la dio gracie me sento sano et galiardo vero et per quando avesse dandare aroma voria essere ben atractado per modo che io potesse tenire uno familio ou dui et cavali per che io non sun uso de andare a piede’.

Sir Richard Champernowne, 1595: HMC 9, Calendar … Marquis of Salisbury, v, 155, 436–7

G. B. Doni, 1647: De praestantia musicae veteris (Florence, 1647), 102; Lyra Barberina amphichordos: accedunt eiusdem opera, ed. A. F. Gori and G. B. Passeri (Florence) (1763) i, 149

‘Videtis vos passim delicatulos hos eunuchos, qui singuli plus lucrantur quam decem ludimagistri & chorodidascali; & qui soli locupletes fiunt, quas delicias faciant; quam se venditent; quam alios floccipendant; quam eruditos derideant; quam omnem musicae penum possidere se credant!’

Young candidates: J. Rosselli,‘The Castrati as a Professional Group and a Social Phenomenon, 1550–1850’, Acta musicologica 60/2 (1988) i) 1613: 154 n45 ii) 1671: 152 n38 iii) 1687: 154 n47 iv) 1697: 152 n38

i) ‘il puttino ha buona voce, pronto, e con buona dispositione, et ha gran desiderio di farsi castrare et a me ne fa grandissima istanza’.

ii) ‘Acciò detto Paolo possa habilitarsi alla musica e mantenere la voce detti signori Salvatore e Olimpia ... promette far castrare il detto Paolo nel mese di settembre prossimo futuro e detto signor Antonio sia tenuto a somministrare a tutte spese, le spese che abbisogneranno tanto per l’operatione della castratura, quanto per farlo medicare et d’ogni altra cosa a questo’effetto, e riternelo in casa propria con carità paterna’.

iii) ‘Silvestro Prittoni servo, e suddito di Vostra Altezza Serenissima ritrovandosi in istato, che gode una voce alquanto buona per esercitare il canto, e bramando di ritenerla, supplica la bontà di Vostra Altezza Serenissima volerli far gratia, che sia reso senza quelli instrumenti, che li potrebbero cagionare la mutatione della voce, coll’avansarsi degl’anni; che il tutto riceverà per carità, stante che non si trova il modo di poterlo fare a causa di sua povertà’.

iv) ‘havendo un suo figlio legittimo et naturale, d’età al presente di anni otto, nominato Francesco Rizzo, havesse risoluto per maggior profitto d’esso Giovanni Donato, di sua casa, et del detto Francesco di farli imparare perfettamente la professione seu arte di cantar figurato, et in tempo debito farlo castrare per divenir eunuco’.

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Saint-Évremond, c1685:The Works of Monsieur de St. Évremond, made English from the French original, … by Mr. Des Maizeaux, ii, 49–50; R. Freitas, ‘The Eroticism of Emasculation: Confronting the Baroque Body of the Castrato’, The Journal of Musicology 20/2 (2003), 218

‘Je vous dirai avec tous termes d’insinuation, qu’il faut vous faire adoucir par une operation legere, qui assûrera la délicatesse de vôtre teint pour long-temps, et la beauté de vôtre voix pour toute la vie. Ces guinées, ces habits rouges, ces petits chevaux qui vous viennent, ne sont pas donnez au fils de Monsieur Dery pour sa noblesse; vôtre visage et vôtre voix les attirent. Dans trois ou quatre ans, helas! vous perdrez le mérite de l’un et de l’autre, si vous n’avez la sagesse d’y pourvoir; et la source de tous ces agrémens sera tarie. ... Mais vous craignez, dites-vous, d’étre moins aimé des Dames. Perdez vôtre appréhension: nous ne sommes plus au tems des imbeciles; le mérite qui suit l’operation est aujourd’hui assez reconnu, et pour une Maîtresse qu’auroit Monsieur Dery dans son naturel, Monsieur Dery adouci en aura cent.’

François Raguenet, 1702: Paralèle des italiens et des françois, en ce qui regarde la musique et les opéra (Paris, 1702/R1976), anon. tr. as A Comparison Between the French and Italian Musick and Opera’s (1709/R1968), 37–40, 46–7

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Benedetto Marcello, 1720: Il teatro alla moda (Venice); Il teatro alla moda, ed R Manica (2001), 25

‘Canterà nel Teatro con la bocca socchiusa, co’denti stretti; in somma farà il possibile, perchè non s’intenda nè pure una Parola di ciò che dice, avvertendo ne Recitativi di non fermarsi nè a Punti, nè a Virgole; ed essendo in Scena con altro Personaggio, sino che quegli parla seco per convenienza del Dramma, o canta un’Ariettà saluterà le Maschere ne’Palchetti, sorriderà co’ Suonatori, con le Comparse, &c. perchè il Popolo chiaramente comprenda esser egli il Signor alipio forconi Musico, non il Principe zoroastro, che rappresenta. ¶Sino a tanto si fa il Ritornello dell’Arie si ritirerà il virtuoso verso le Scene, prenderà Tabacco, dirà agli Amici, che non è in voce, ch’è raffreddato, &c.’

Scheibe, 1737: Johann Adolph Scheibe, Der critische Musikus, i & ii (Leipzig /R1970) i (Hamburg, 1738), 153

‘Die Sinfonie gehet zu Ende; der Vorhang wird aufgezogen. Man höret eine weibische doch sehr helle Stimme, welche von einem Körper gesprochen wird, dessen Kleidung uns das Bild eines Helden darstellen soll. Lasset uns einmahl in dem Buche nachsehen, ob dieses ein verkleidetes Frauenzimmer, eine Amazonin, oder eine Person aus der verkehrten Welt ist? Nein, keines von allen diesen: es ist der große Alexander. Wie? Der große Alexander? Seit welcher Zeit hat man diesen gewaltigen Weltbezwinger in einen Unvermögenden, oder wohl gar in ein Weib verwandelt?’ • ‘Endlich werden wir einen Chor der Helden hören. Wie? es sind ja lauter Diskant und Altstimmen. Hat denn Alexander mit einer Menge Weiber die Welt bezwungen?’

De Brosses, 1739–40: Le président de Brosses en Italie: lettres familières écrites d’Italie (Paris), ii, 362–3

‘Quelquefois la voix des châtrés change à la mue, ou baisse en vieillissant, et devient contralto, de soprano qu’elle était. Il n’est pas rare qu’ils perdent tout à fait à la mue; de sorte qu’il ne leur reste rien en retour du troc, marché tout à fait désavantageux. On leur fait l’opération vers l’âge de sept ou huit ans; il faut que l’enfant la demande lui-même: la police y a mis cette condition pour rendre sa tolérance un peu moins intolérable. Il deviennent pour la plupart grands et gras comme des chapons, avec des hanches, une croupe, les bras, la gorge, le cou rond et et potelé comme des femmes. Quand on les rencontre dans une assemblée, on est tout étonné, lorsqu’ils parlent, d’entendre sortir de ces colosses une petite voix d’enfant. Il y en a de fort jolis; ils sont fats et avantageux avec les belles dames, dont ils sont, à ce que prétend la chronique médisante, fort courus pour leurs talents, qui ne finissent point; car ils en ont des talents. L’on conte même qu’un de ces demi-vir présenta une requête au pape Innocent XI, pour avoir permission de se marier, exposant que l’opération avait été mal faite; sur quoi le pape mit en marge: Che si castri meglio. ¶Il faut être accoutumé à ces voix de castrats pour le goûter. Le timbre en est aussi clair et perçant que celui des enfants de choeur, et beaucoup plus fort; il me paraît qu’ils chantent à l’octave au-dessus de la voix naturelle des femmes. Leurs voix ont presque toujours quelque chose de sec et d’aigre, bien éloigné de la douceur jeune et moelleuse des voix de femmes; mais elles sont brillantes, légères, pleines d’éclat, très-fortes et très-étendues.’

Giusto Tenducci, c1748: H. Berry, The Castrato and His Wife (2011), Appendix

J.-J. de Lalande, 1765–6: Joseph Jérôme Le Français de Lalande, Voyage en Italie (Venice, 1769, Yverdon, 2/1787–8), v, 439–41

‘presque tous les castrats, ou Castrati, qui chantent en Italie, sont façonnés à Naples, parce que c’est l’endroit où cette opération se fait avec le plus d’adresse. ... Le malheureux appas du gain est cause que quelquefois des paysans ou de pauvres peres de famille, qui ont beaucoup de garçons, en sacrifient un: ils s’adressent à quelque chirurgien pour faire l’amputation, & lorsque leurs enfans sont entiérement guéris, ils les font entrer dans un de ces conservatoires, où ils sont tres-mal nourris, mais où l’on ne néglige rien pour leur apprendre la musique.’ • ‘Il est défendu d’attenter à la virilité des jeunes gens dans les conservatoires; mais on ne veille pas beaucoup à l’observation de cette loi ... Mais il arrive souvent que l’opération, au lieu de leur embellir ou de leur conserver la voix, la leur fait perdre tout-à-fait; on prétend même que sur cent à peine y en a-t-il un à qui elle réussisse parfaitement; d’ailleurs, leur voix est sujette à se perdre dans le tems de la mue, ou dans l’espace de quelques années par le seul effet de l’âge.’ • ‘L’usage de cette opération est moins funeste à la ville de Naples qu’elle ne le seroit ailleurs: elle prive l’Etat de bien des sujets, mais on n’y fait aucune attention dans un pays où la population est immense en comparaison du travail’.

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Burney, 1770: Charles Burney, Dr Burney’s Musical Tours in Europe, ed. P. A. Scholes (1959), i, 247